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UCINA presenta la ricerca “Le Capitali della Nautica”

La crescita dell’8,9% del valore aggiunto e dell’1,9% degli addetti della filiera nautica nell’ultimo triennio, evidenzia la capacità di ristrutturazione e rigenerazione del settore della nautica da diporto. I moltiplicatori della filiera nautica sono oggi pari a 7,1 per il valore aggiunto e 9,6 per gli addetti.

Entrando nel dettaglio, il valore aggiunto è aumentato del 15,2% nel settore della cantieristica, a fronte di una crescita che si è fermata al + 6,1% per il totale dell’economia italiana. 

Con 183.625 addetti – di cui 17.245 nella costruzione, 105.549 nella subfornitura ai cantieri e nella componentistica, 39.870 nelle riparazioni, refit e servizi e 20.961 nel turismo e nel commercio – la filiera nautica si conferma leva di sviluppo per l’occupazione italiana.

È quanto emerge dalla ricerca commissionata da UCINA Confindustria Nautica a Fondazione Symbola dal titolo “Le Capitali della Nautica” presentata a Santa Margherita Ligure nell’ambito della Convention UCINA SATEC 2019.

Alla tavola rotonda hanno preso parte Alessandro Plateroti, vicedirettore de Il Sole 24 Ore; Antonio Macaluso, editorialista del Corriere della Sera; Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola; Marco Campomenosi, deputato al Parlamento Europeo; Saverio Cecchi, presidente di UCINA Confindustria Nautica e, in collegamento video, Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria. 

Venendo alle Capitali della Nautica, la Lombardia, con 2 miliardi e 208 milioni di euro, si conferma al primo posto per valore aggiunto davanti al Veneto che scala diverse posizioni. Il Piemonte, secondo nel 2015, scende al quinto posto. Se guardiamo la quota percentuale rispetto al totale del valore aggiunto di ciascuna regione, al primo posto il Friuli Venezia Giulia (con il 2,13%), che precede di poco la Liguria, seguita dalle le Marche.

La classifica del segmento cantieristica vede La Spezia sorpassare Lucca (distretto di Viareggio), al terzo posto si attesta Torino; il peso delle riparazioni navali nell’economia provinciale vede la leadership ancora una volta di La Spezia davanti a Lucca, mentre la Toscana meridionale (provincia di Grosseto) precede Genova.

Saverio Cecchi commenta i dati della ricerca: “Lo studio è la prima parte di un lavoro che sarà presentato al 59esimo Salone Nautico a Genova (19-24 settembre). Ci sono alcuni dati, in particolare, che mi preme sottolineare. I sei codici ATECO direttamente afferenti alle attività economiche della nautica coinvolgono attività economiche di altre 220 categorie ATECO sulle 920 del totale dell’economia nazionale. Mentre, nell’ultimo triennio, l’economia italiana è cresciuta del 3%, l’industria nautica da diporto segna un +9%. Questi dati evidenziano il peso del nostro settore per l’economia italiana per il quale chiediamo rispetto: alla politica, al mondo della comunicazione”.