Nella sala del comitato della sede di Napoli (piazzale Molo Carlo Pisacane), l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale ha ospitato una delegazione del Corpo Consolare di Napoli. Un incontro utile a rafforzare la collaborazione tra il Corpo e l’AdSP, oltre a fare il punto sull’attività di programmazione dei tre scali gestiti dall’Autorità di Sistema Portuale, ovvero Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia.
Sono stati anticipati i dati di traffico crocieristico, che nel 2023 segneranno un nuovo record, e annunciati dei passi avanti verso la trasformazione dell’Immacolatella Vecchia in un Polo Museale.
Sono 67 i consolati presenti a Napoli, pari a un Corpo Consolare (tra titolari, generali e onorari) composto da oltre 70 persone, su un totale di circa 500 presenti in Italia. La delegazione che ha visitato l’AdSP campana, in rappresentanza anche di chi non è potuto essere presente, era accompagnata dal Segretario Generale del Corpo Consolare di Napoli, Mariano Bruno, dal Decano del Corpo Consolare di Napoli e Console Generale del Venezuela, Esquia Alejandra Rubin De Celis Nunez, e dal Segretario Generale dell’Unione Consoli Onorari Italiani nel Mondo, Elio Pacifico. Era composta dai seguenti quindici Consoli: Fiorella Breglia (Bangladesh), Gianluca Eminente (Islanda), Gilda Pacifico (Romania), Mario Mattioli (Thailandia), Maurizio Di Stefano (Cile), Dario Scalella (Corea del Sud), Stefano Ducceschi (Germania), Francesca Giglio (Filippine), Marcella e Giuseppe Testa (Indonesia), Maria Luisa Cusati (Portogallo), Jacopo Fronzoni (Slovenia), Rafaella d’Errico (Svizzera), Vittorio Genna (Ungheria) e Kovalenko Maksym (Ucraina).
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di far conoscere una significativa realtà economica nazionale con grandi potenzialità di sviluppo, anche sul fronte culturale, nell’interesse dei Paesi rappresentati dai Consoli. Tanti gli argomenti discussi durante l’incontro. Tra questi: economia turistica, waterfront, cabotaggio, cantieristica, diporto, Zone Economiche Speciali (Zes), solo per citarne alcuni. Si è parlato, inoltre, anche del raddoppio del Molo Manfredi nel Porto di Salerno, dove sorge la Stazione Marittima, e di come valorizzare sempre di più il Molo San Vincenzo di Napoli, su cui negli anni c’è stata una grande collaborazione interistituzionale tra Marina miliare, Capitaneria di Porto, AdSP e Comune di Napoli.
Al centro di tutto, la gran mole di investimenti in corso. “L’obiettivo di questo incontro è quello di rafforzare i rapporti con il Corpo Consolare e di avviare una strategia di sviluppo comune – afferma il presidente dell’AdSP del Tirreno Centrale, Andrea Annunziata – I tre porti della Campania rappresentano la prima industria della regione e il merito è degli imprenditori che ci lavorano. Noi, dal canto nostro, facciamo una preziosa attività di mediazione e promozione di marketing”. Tre porti che “godono – prosegue Annunziata – di un programma di investimenti da circa un miliardo di euro. Nel 2024 arriveranno altre risorse che permetteranno di modernizzare ulteriormente gli Scali di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, puntando sia sui traffici internazionali che sul cabotaggio. Siamo stati il primo Sistema Portuale del Meridione e tra i primi porti italiani ad aver concretizzato con bandi di gara il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza [PNRR], oltre ad essere stati tra i primi ad approvare, a ottobre 2021, il Documento di Programmazione Strategica di Sistema, che sarà presto accompagnato dall’approvazione dei nuovi piani regolatori portuali dei tre scali, di cui quello di Napoli è fermo al 1958”.
Numeri record nel 2023 per il porto di Napoli sul fronte dei passeggeri. “A ottobre – afferma Annunziata – abbiamo raggiunto gli otto milioni di passeggeri movimentati. Quest’anno i crocieristi saliranno al numero record di 1,6 milioni per 448 approdi. Numeri che richiederanno un ulteriore impegno da parte nostra nel garantire servizi e infrastrutture all’altezza di una tale domanda di turismo. La tutela ambientale e la sicurezza è il perno di questa programmazione, garantita anche dall’egregio lavoro delle Capitanerie. A breve affideremo il bando per l’elettrificazione delle banchine, il cosiddetto cold ironing; entro il prossimo anno contiamo di avviare il bettolinaggio di gas naturale liquefatto, senza dimenticare le potenzialità dell’idrogeno per la produzione di energia. Tutto questo non avremmo potuto farlo da soli: la collaborazione della Regione Campania e dei Comuni è stata fondamentale”.
“Per far sì, però, che tutto questo si concretizzi – afferma Annunziata – bisogna cambiare il meccanismo delle autorizzazioni, per esempio rendendo meno prescrittiva e vincolante, ma più orientata allo sviluppo, l’interlocuzione con la Sovrintendenza”.
Novità anche per quanto riguarda il Museo dell’Emigrazione che verrà realizzato nel Porto di Napoli, nel Polo Museale dell’Immacolatella Vecchia, recentemente riqualificata. “Stiamo interloquendo – spiega Annunziata – con la Fondazione Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana per avviare il migliore percorso possibile affinché si possa riprendere la memoria storica e organizzare il turismo di ritorno di tanti figli di emigranti. La nascita di un Museo di questo tipo gioverà anche ai rapporti diplomatici, oltre che ovviamente al turismo e alla qualità della vita dei cittadini”.
A proposito della riqualificazione del Beverello, il segretario generale dell’AdSP, Giuseppe Grimaldi, ha spiegato ai presenti che i lavori termineranno a dicembre e la struttura sarà operativa entro l’estate. A proposito del diporto, come ha spiegato il Presidente Annunziata, “con il centro Imat – spiega Annunziata – abbiamo avviato uno studio per accogliere mega e giga yacht, compatibilmente alle attività di cabotaggio verso le isole, la cantieristica e il settore crocieristico in aumento costante. In Campania mancano qualche decina di migliaia di posti barca. Sarà molto difficile soddisfare esaustivamente una domanda del genere ma ce la metteremo tutta”.