Si è aperta giovedì 18 settembre alla Fiera di Genova la 65esima edizione del Salone Nautico. Presenti all’inaugurazione i ministri delle Imprese, Adolfo Urso, e del Turismo, Daniela Santanché; il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci; la sindaca di Genova, Silvia Salis; il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini; il presidente di Confindustria Nautica, Piero Formenti. Durante l’alzabandiera che tradizionalmente apre il salone, di fronte alla fiera è passata la nave Schergat della Marina Militare, con i cannoni alzati in segno di saluto. Quest’anno sono oltre mille le barche esposte, da 45 Paesi. Gli espositori dei settori tech e trade sono 400. La nautica italiana nel 2024 ha conosciuto una crescita del fatturato del 3,2%, arrivando a 8,6 miliardi di euro. A trainare la crescita sono stati i grandi yacht, mentre la piccola nautica ha segnato un calo.
La 65esima edizione del Salone Nautico Internazionale si è aperto con il saluto della sindaca di Genova, Silvia Salis. “Questo salone vuole abbracciare tutto il Paese, andare oltre i confini, come ha sempre fatto, e vuole proiettare anche questa città nel futuro. Genova e il salone sono un binomio indissolubile. Questa città, insieme alla Regione, vuole guardare al futuro pensando a una scuola di professioni nautiche che riesca a superare il mismatch tra domanda e offerta nel settore del navale e dare un futuro di lavoro qualificato ai nostri giovani e attrarne da altre città e da altri Paesi. Genova è la sua blue economy, fa parte del presente e deve far parte del futuro. Un’economia sostenibile, che parla di transizione ecologica ed è una grandissima opportunità per il futuro della città”.
Per il presidente della Regione Liguori, Marco Bucci, quello “di Genova vuole e deve diventare il primo salone nautico al mondo: questa è la sfida che lanciamo e questo è un obiettivo è alla nostra portata”.
Infine il ministro Adolfo Urso ha evidenziato come il settore della nautica “crescerà anche quest’anno. È diventato un grande attore globale, anche per quanto riguarda le nostre esportazioni. Le previsioni per i prossimi due anni sono più che incoraggianti e le semplificazioni sono già in atto”.