Saranno consegnati sabato 10 ottobre i premi della diciannovesima edizione deI ”Furore” di giornalismo, che si avvale dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. La cerimonia si svolgerà presso la Chiesa di Santa Maria della Pietà, che ospita in questi giorni una splendida mostra collettiva di pittura e scultura di circa venticinque opere, organizzata da Gina Affinito, infaticabile promotrice di eventi artistici sia in Italia che all’estero, ormai di casa nel “paese che non c’é”.
La pattuglia dei premiati di quest’anno è piuttosto folta e annovera nomi di grande prestigio: Osvaldo Bevilacqua, mitico conduttore di Sereno Variabile, trasmissione della RAI che ha 36 anni di vita e detiene il record mondiale per il programma TV di più lunga durata al mondo; Alessandro Cecchi Paone, giornalista e conduttore televisivo; Federico Graziani, Sommelier e giornalista esperto di enogastronomia; Andrea Manzi, fondatore e primo direttore del quotidiano salernitano La Città, nonché scrittore e autore di numerosi libri; Flavio Pagano, giornalista, corrispondente de il Corriere del Mezzogiorno e direttore del quotidiano on line Napolistyle, nonché scrittore di talento, autore di autentici best sellers; Antonio Paolini, famoso critico enogastronomico, redattore della Guida de L’espresso e di decine di altre pubblicazioni di settore; Paolo Spirito, giornalista, programmista e regista della RAI, protagonista fra l’altro di Linea Verde e che ha portato quest’estate a Furore una splendida rassegna cinematografica in sette puntate, inerente a Massimo Ranieri.
Come avrete notato, manca quest’anno (e per la prima volta!) una rappresentante del gentil sesso. Tale mancanza è però compensata ampiamente dalla partecipazione di Daniela Bruzzone, chiamata a condurre la serata, sull’onda del successo ottenuto l’anno scorso.
Dopo la consegna del premio Riccardo e Maria Zamuner, giovane e splendida cantante napoletana già esibitasi a Furore la scorsa estate, terranno un concerto sotto il titolo “Dal classico al jazz”.
Come nella più bella tradizione di “Furore rima d’amore” (è questo l’ennesimo slogan ideato dal sindaco Ferraioli e, conoscendolo, si può ben dire che non sarà l’ultimol) al termine sarà possibile accedere a un ricco buffet e degustare le identità golose della Terra Furoris, innaffiate di vini tipici locali della cantina Gran Furor di Marisa Cuomo. I presupposti ci sono tutti per trascorrere una bella serata.
Quello che può essere considerato uno degli appuntamenti più interessanti di tutto il cartellone furorese, pur ricco e denso di eventi di straordinario spessore sia quantitativo (oltre quaranta serate), che qualitativo (Mariano Rigillo, l’Orchestra UmbriaEnsemble, Miguel Angel Zotto, Peppe Barra, Francesco
Buzzurro sono solo degli esempi e sono nomi che parlano da soli!) chiuderà la schioppettate rassegna estiva denominata “Furore a scena aperta.”
Verrà poi l’inverno e ci sarà il presepe vivente, presentazioni di libri, concerti di musica folk e altre belle serate in via di organizzazione, ma un’ottobrata furorese come questa che vi abbiamo presentata merita di essere goduta senza remore.
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