Il Consiglio di amministrazione di d’Amico International Shipping S.A. (Borsa Italiana: DIS) (’la Società‘ o ’il Gruppo‘), società leader a livello internazionale nel trasporto marittimo, specializzata nel mercato delle navi cisterna, ha esaminato e approvato la relazione relativa al primo semestre e al secondo trimestre 2016.
“Sono molto felice di presentare un altro risultato trimestrale positivo per DIS – afferma Marco Fiori, Amministratore Delegato di d’Amico International Shipping – che vede un Utile netto pari a 13,6 milioni di dollari, raggiunto nel corso del primo semestre dell’anno. Dopo un primo trimestre molto buono, il mercato sullo spot ha segnato una piccola correzione nel corso del secondo trimestre. Nonostante infatti un buon livello di domanda alla fine del periodo, il recente aumento del prezzo del petrolio ha però portato ad una contrazione dei margini di raffinazione con conseguente riduzione della produttività delle raffinerie e maggiore utilizzo delle scorte di prodotti da parte degli operatori di mercato. Molte nuove navi – prosegue Fiori – sono, inoltre, state consegnate nel corso dei primi sei mesi dell’anno. Nonostante quindi una temporanea volatilità che potrebbe penalizzare il mercato, in particolare quest’anno, credo che i fattori che hanno generato qualche turbolenza nel secondo trimestre siano solo temporanei e credo pertanto che il mercato delle navi cisterna continui ad avere degli ottimi fondamentali e sia sulla strada giusta per il lungo termine. Mi riferisco in particolare al trend delle raffinerie che si stanno spostando lontano dai luoghi di consumo con conseguente continuo aumento della domanda di tonnellaggio miglia, nonché alla limitata crescita della flotta mondiale prevista per i prossimi tre anni almeno. Ritengo comunque che i risultati del secondo trimestre dell’anno abbiano dimostrato una volta di piu’ come la prudente strategia di DIS che prevede un giusto mix tra navi di proprieta’ e navi in Time charter ed un buon livello di navi date a noleggio nel lungo termine, permetta alla nostra Societa’ di superare le correzioni negative che si possono presentare sul mercato, portando comunque buoni ritorni ai nostri Azionisti”.
“A parte qualche fenomeno di volatilità che ha impattato negativamente il nostro mercato alla fine del secondo trimestre del 2016 – commenta Carlo Balestra di Mottola, CFO di DIS – la società è stata comunque capace di raggiungere risultati finanziari soddisfacenti, con un Utile netto pari a 13,6 milioni di dollari ed un ottimo margine sull’EBITDA pari al 28%, grazie alla sua prudente strategia commerciale. Sono inoltre soddisfatto del buon livello di cash flow operativo pari a 40,0 milioni di dollari generato nel corso del primo semestre 2016, (30.2 milioni di dollari nello stesso periodo dello scorso anno) su cui possiamo contare per finanziare parte del significativo piano di investimenti pari a 755 milioni di dollari per l’acquisto di 22 navi di nuova costruzione”.
Nella sua ultima relazione, l’Agenzia internazionale dell’energia (AIE) ha rivisto in rialzo la crescita nella domanda globale di petrolio, portandola a 1,6 milioni di barili al giorno nel primo trimestre 2016 e 1,4 milioni nel secondo trimestre 2016, atestando la crescita stimata per l’intero 2016 a 1,3 milioni di barili al giorno. Come negli anni precedenti, le nazioni non OCSE genereranno gran parte degli incrementi attesi per quest’anno e per il prossimo. Il tasso di crescita annuale è aumentato dal 2015 a causa della diminuzione dei prezzi del greggio. La solida crescita della domanda nel secondo trimestre del 2016 è stata principalmente alimentata dall’aumento della domanda di benzina in Paesi come India e Cina. In Cina sono state vendute 2,1 milioni di automobili nel mese di giugno 2016, pari ad un’aumento del 14% su base mensile. L’importazione di raffinati in India durante il mese di giugno 2016 è stata maggiore del 60% con rispetto allo scorso anno ed è stata principalmente rappresentata da benzina e nafta. La domanda di benzina negli Stati Uniti è tuttora molto solida, come lo è normalmente in questo periodo dell’anno, prossima ai 10 milioni b/d nel mese di maggio 2016. Gli stati Uniti sono tuttora un esportatore netto di raffinati al livello di 1,6 b/d nel secondo trimestre del 2016 ed esportazioni totali che si sono avvicinate ai 4 milioni b/d nei mesi di maggio e giugno 2016.
Nonostante la robusta crescita della domanda nel secondo trimestre del 2016, i ricavi base time charter sono diminuiti attraverso tutto il trimestre a causa di diversi fattori.
La consegna di un elevato numero di navi di nuova costruzione durante il periodo – alla fine del secondo trimestre erano vicine a circa ulteriori 70 cisterne di tipo MR in navigazione nel bacino Atlantico, con rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Un declino nel volume di produzione delle raffinerie – i prezzi del greggio sono aumentati fino ad un massimo per l’anno 2016 di oltre US$ 51 al barile in giugno, a causa di continue interruzioni nella produzione in Nigeria e Canada, cosí come ad un rapido declino nella produzione statunitense. Tutto questo a sua volta ha messo sotto pressione i margini di raffinazione, che sono diminuiti lungo tutto il periodo. Anche il volume di produzione delle raffinerie è stato scarso, ma principalmente a causa di interruzioni non pianificate. All’aumentare del prezzo del petrolio, sono aumentati anche i prezzi dei carburanti bunker, in rialzo del 60% durante il secondo trimestre. L’Agenzia Internazionale per l’Energia si aspetta che il volume di raffinazione aumenti nel terzo trimestre 2016, quando tutti gli interventi di manutenzione – pianificati o meno – si saranno conclusi.
Consistenti scorte di raffinati – alla fine del secondo trimestre le scorte di benzina negli Stati Uniti erano piú elevate di 25 milioni di barili con rispetto all’anno precedente, di cui 13 milioni solo nella sola costa orientale.
La rata percepita per il noleggio annuale rappresenta sempre il miglior indicatore delle aspettative future sul mercato spot. Nel secondo trimestre 2016 la rata su base annua di una nave cisterna MR tradizionale è passata da US$ 17.000 a US$ 14.500 al giorno.
DIS ha registrato un utile netto di US$ 13,6 milioni nel primo semestre 2016 rispetto all’utile netto di US$ 30,1 milioni registrato nello stesso periodo dello scorso esercizio. La variazione rispetto al primo semestre 2015 è dovuta principalmente a un indebolimento del mercato delle navi cisterna, soprattutto nel secondo trimestre dell’anno corrente, e all’impatto positivo derivante dall’attività di gestione del rischio della Società (principalmente su cambi, costi per il carburante bunker e tassi d’interesse), che ha inciso positivamente sul risultato dello scorso esercizio. In tale scenario, la tariffa spot giornaliera di DIS è stata di US$ 16.848 nel primo semestre 2016 rispetto a US$ 19.026 nello stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, dopo un primo trimestre sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente (primo trimestre 2016: US$ 18.076 vs. primo trimestre 2015: US$ 18.503), il mercato spot ha subito una correzione nel secondo trimestre, per cui DIS ha realizzato una tariffa spot giornaliera di US$ 15.560 rispetto a US$ 19.533 nello stesso trimestre del 2015.
Anche durante il primo semestre 2016 il 47,7% dei giorni di impiego totali di DIS è stato coperto con contratti time charter ad una tariffa giornaliera media di US$ 15.885, migliorando sia in termini di percentuale sia di tariffa media rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (primo semestre 2015: copertura del 44% a una tariffa media di US$ 15.081). Pertanto la tariffa giornaliera media totale di DIS (che include sia l’attività spot sia l’attività time charter) è stata pari a US$ 16.389 nei primi sei mesi dell’anno corrente, rispetto a US$ 17.281 nel primo semestre del 2015.
Anche in un mercato relativamente più debole, DIS ha realizzato un EBITDA di US$ 40,2 milioni nel primo semestre 2016 (US$ 18,6 milioni nel secondo trimestre 2016) rispetto a US$ 45,1 milioni nel primo semestre 2015 (US$ 23,4 milioni nel secondo trimestre 2015). Di conseguenza, il “margine EBITDA sui ricavi TCE” di DIS si è attestato al 27,8% nel primo semestre 2016 rispetto al 28,9% nei primi sei mesi del 2015.
Un livello così elevato dell’EBITDA, combinato con un andamento positivo nel capitale circolante, ha determinato flussi di cassa operativi positivi pari a US$ 37,8 milioni nel primo semestre 2016, rispetto a US$ 30,2 milioni generati nello stesso periodo dell’anno precedente. Nel primo semestre 2016 DIS ha effettuato “investimenti in conto capitale” per US$ 63,7 milioni, principalmente nell’ambito del proprio programma di costruzione di nuove navi. Dal 2012, DIS ha ordinato un totale di 22 navi cisterna “Eco design”1 (10 navi MR, 6 handysize e 6 LR1), di cui dodici2 erano già state consegnate alla fine di giugno 2016. L’investimento complessivo previsto è di circa US$ 755,0 milioni ed è in linea con la strategia della Società volta a modernizzare la propria flotta con navi Eco design di nuova costruzione. Inoltre, DIS ha già “fissato” 14 di queste navi attraverso contratti di nolo a lungo termine a tariffe remunerative, con tre delle principali compagnie petrolifere e con un’importante società di raffinazione.
Il cda d’Amico approva i risultati del primo semestre: +13,6 milioni di dollari
lug 29, 2016Nautica
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