“Oltre a detenere la leadership europea nel traffico crocieristico, il nostro Paese dispone di una flotta mercantile di bandiera italiana tra le principali al mondo (tra le prime dei grandi Paesi riuniti nel G20) con posizioni di assoluto rilievo nei settori più sofisticati (unità ro-ro, navi per prodotti chimici). E affinché lo shipping italiano possa cogliere le opportunità dei mercati è essenziale che la flotta italiana possa continuare a contare su uno strumento normativo fondamentale per garantire la sua competitività: il Registro Internazionale Italiano”.
Mario Mattioli, presidente di Confitarma, è intervenuto alla presentazione dello studio, sull’impatto economico della compagnia crocieristica in Europa, realizzato da Deloitte & Touche, Università di Genova e Università di Amburgo, presentato al Salone Nautico di Genova. “La success story del tricolore è legata al Registro Internazionale e alla Tonnage Tax grazie ai quali abbiamo registrato aumenti sia della flotta che dell’occupazione” ha aggiunto il presidente di Confitarma, sottolineando che “sulla flotta italiana che è pari più o meno al 20% di quella greca, vengono imbarcati il doppio di marittimi italiani e comunitari”.
“La principale sfida che vede lo shipping impegnato in uno sforzo senza precedenti – ha concluso Mario Mattioli – è quella ambientale e in particolare il rispetto dei nuovi limiti del contenuto del tenore di zolfo nei combustibili marini che dal primo gennaio 2020 si ridurrà di ben sette volte passando dal 3,5 allo 0,5%. È un impegno che comporta investimenti ingenti che tutto l’armamento italiano ha da tempo messo in campo”.