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Castellammare di Stabia, la Capitaneria e la difesa del mare

Castellammare di Stabia, la Capitaneria e la difesa del mare

 

Castellammare di Stabia, la Capitaneria e la difesa del mare.

Tutelare il mare, difenderlo dagli attacchi che quotidianamente ne minano la sicurezza, con una particolare attenzione alle aree protette. È il lavoro che ogni giorno mettono in campo gli uomini della Capitaneria di Porto. In questa ottica si inserisce a pieno titolo l’operato del comparto di Castellammare di Stabia, la cui azione riguarda i 60 chilometri di costa compresi nell’area di competenza, oltre all’azione assicurata sulla terra ferma, che in questo caso si allarga anche a tutto l’Avellinese: “E per un piccolo tratto anche il Beneventano” spiega il comandante Ivan Savarese, arrivato negli uffici posti nell’area portuale dallo scorso settembre. Mesi intensi di lavoro i suoi, in una città sempre più a grande vocazione turistica: “Grazie all’apporto assicurato dallo Stabia Main Port – prosegue Savarese – unico approdo in zona per i Giga Yacht, queste aree si stanno sempre più votando ad un turismo di lusso, che ovviamente va non solo incentivato ma anche tutelato”.

Tutela, una parola che si sposa con l’azione degli uomini della Capitaneria stabiese: a cominciare dall’area protetta di Punta Campanella. “Che rappresenta una delle prime istituite in Italia. Questo ci impegna a lavorare a stretto contatto con il Ministero dell’Ambiente, seguendo specifiche direttive legate alla vigilanza e controllo”. Controllo garantito anche nelle altre zone dei 60 km di costa: “La lotta alla pesca di frodo – spiega infatti il comandante – ci vede sempre in prima fila, specie per ciò che concerne la pesca dei datteri di mare, che sono caratteristici delle nostre zone in virtù della particolare roccia tufacea”.

Balneabilità da queste parti significa attenzione al Sarno: su questo fronte sono due le azioni di tutela sulle quali si concerta il lavoro del comparto. “Il macroinquinamento è oggi affrontato con un’apposita griglia che evita che siano sversati inquinanti in mare, in particolare plastica. Un caso che, in tutta la sua importanza, è balzato agli onori della cronaca ed è diventato ‘visibile’ ai cittadini, lo scorso novembre, quando per cause naturali la griglia è stata danneggiata e solo un grande lavoro ha evitato che in mare finissero numerosi inquinanti. Accanto a questo, siamo sempre presenti nel monitoraggio dei rivi per individuare gli scarichi illegali”.

Di tutto questo Ivan Savarese parlerà il 24 marzo durante il dibattito dal titolo “Sorgenti di Stabia, Patrimonio Unesco” al quale il comandante parteciperà insieme – tra gli altri – al sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, e alla presidente dell’associazione Mare Vivo, Rosalba Giugni. Il convegno è uno degli appuntamenti clou della sesta edizione del Mediterranean Cooking Congress, la rassegna di valorizzazione turistica promossa dalla società By Tourist, che si aprirà quest’anno proprio a Castellammare di Stabia con una due giorni (domenica 24 e lunedì 25 marzo) che tra dibattiti, manifestazioni sportive e di sensibilizzazione alle tematiche ambientali, show cooking e visite guidate, metterà al centro l’acqua e la sua straordinaria importanza.