I grandi progetti, come le grandi storie, possono nascere casualmente, dalla passione e dalle felici intuizioni dei suoi protagonisti. Così è nell’arte o nella scienza, così è anche nella nautica. È il caso della linea Maestro di Apreamare che vanta i natali in un ristorante di Genova durante il Salone Nautico del 2005, quando furono tracciati su un pezzo di carta i primi schizzi di quella linea destinata a cambiare il modo di navigare e di vivere il mare nata della fervida mente di Cataldo Aprea: un motoryacht studiato per macinare miglia nautiche in totale sicurezza e comfort, e grandissimo stile.
Un successo del concept che oggi si è trasformato in una nuova sfida per il cantiere sorrentino, per l’architetto Marco Casali e per l’ingegnere Umberto Tagliavini. A lanciarla un affezionato e fedele armatore Apreamare, desideroso di una barca più grande in grado di garantire lunghe e sicure navigazioni, in ogni condizione meteomarina, e una qualità di vita a bordo superiore. Dopo le prime valutazioni, cantiere e armatore convergono sull’idea di una nuova ammiraglia di oltre 27 metri di lunghezza fuori tutto, pur rimanendo sotto la soglia dei 24 metri di omologazione: nasce così il nuovo Maestro 88, navetta totalmente customizzata dalla carena semi-planante che, pur richiamando fortemente il family-feeling della precedente linea Maestro, porta con sé soluzioni innovative, e una nuova interpretazione di stile, forme e vivibilità, proprio come avviene per l’ormai iconica linea Gozzo.
Partendo da alcuni must progettuali e capisaldi stilistici esaltati dal pozzetto grande e vivibile e dall’inconfondibile gioco stilistico per esterni e interni, Umberto Tagliavini di Marine Design progetta una geometria di carena per affrontare il mare anche in condizioni di meteo avverso, sempre in totale sicurezza e comfort per gli ospiti a bordo.
Rispetto alla precedente linea Maestro, il nuovo 88 cambia pelle o, meglio, carena: non è più planante, ma semi, ottimizzata per affrontare ogni mare e navigare a una velocità di crociera di 18 nodi nel confort e silenzio più assoluto, potendo però spingersi agevolmente oltre i 22. A garantire la propulsione, il cantiere propone due motori MAN da 1.600 cavalli, efficienti e dai bassi consumi, che avranno a disposizione ben 8.000 litri di carburante per un’autonomia massima di 1.000 miglia nautiche alla velocità di 10 nodi. Per la sua imbarcazione, l’armatore ha scelto una motorizzazione maggiore, e si affiderà a una coppia di Man da 2000 cv che garantiscono una perfetta combinazione tra peso e potenza per navigazioni a lungo raggio all’insegna del risparmio di carburante e della silenziosità.
Le linee esterne, di grande eleganza e impatto visivo grazie alla sensibilità di Marco Casali di Too Design, dialogano continuamente con gli ambienti interni concepiti per vivere il mare a 360 gradi, senza compromessi e rinunce in un continuo e diretto contatto visivo con l’ambiente esterno. Così la connessione diretta con l’elemento marino trova nell’ampio pozzetto, nella lounge-area di prua, nell’enorme beach club e nella lunga vetrata scorrevole la sua naturale quintessenza. Le ampie finestrature caratterizzano anche lo scafo per buona parte della sua lunghezza, regalano tanta luce sottocoperta, risaltano i giochi cromatici e le nuance, e impreziosiscono i riflessi marini anche negli ambienti interni.
Per suggerire un senso di maggior protezione è stata disegnata una prua alta sull’acqua con una battagliola di 80 cm, gradevole cornice al generosissimo calpestìo per una maggior libertà di movimento in coperta.
Sul fly – da vivere sia in rada sia in navigazione grazie ai numerosi spazi dedicati al relax e all’elegante modulo cucina con wet-bar – spicca un T-Top dal design leggero e accattivante: qui è prevista l’installazione per tutta la sua superficie di pannelli solari dedicati agli impianti di bordo. Per il divertimento degli ospiti o per fughe romantiche a terra, il garage a poppa può ospitare un tender di 4 metri e numerosi water toys.
Totalmente custom gli interni, personalizzabili nel numero di cabine, arredamento e concept. Lo scafo numero uno del Maestro 88 uscirà dal cantiere con 4 cabine, 4 bagni, uno studio e angolo relax con pianoforte elettrico , ma per i futuri armatori ci sarà la possibilità di avere più cabine, fino a cinque per gli ospiti e due per la crew per quattro marinai, a ulteriore conferma della filosofia costruttiva Apreamare: un cantiere “boutique” in grado di rispondere ad ogni esigenza di personalizzazione attraverso una scelta infinita di materiali, essenze, tessuti e colori, e grazie alle sapienti mani delle maestranze interne, veri e propri artigiani dell’eccellenza.