Fino a 500 metri dalla fine il successo sembrava poter arridere a Venezia. Poi, con un finale travolgente, sostenuta dal proprio pubblico, Amalfi si è aggiudicata, in un emozionante testa a testa, la Regata delle Repubbliche Marinare. Al terzo posto Genova, davanti a Pisa. Subito dopo è esplosa la festa nella cittadina della costiera presa d’assalto dai turisti.
Dopo sei anni di attesa, Amalfi è tornata ad ospitare la regata storica delle Antiche Repubbliche Marinare. Dopo lo stop nel 2020 a causa della pandemia e la 65esima edizione a dicembre del 2021 a Genova, la città costiera è stata teatro della 66esima edizione del Palio.
La città è in festa, l’emozione negli occhi di Vincenzo Di Palma (timoniere), Luigi Lucibello, Luca Parlato, Vincenzo Abbagnale, Giovanni Abagnale, Salvatore Monfrecola, Mario Paonessa, Alberto Bellogrado, Luigi Proto, Gennaro Gallo (riserva), Andrea Maestrale (riserva), Antonio La Padula (allenatore), Giuseppe Ingenito (direttore tecnico) e Domenico Carbone (medico sportivo) che si sono abbracciati senza trattenere le lacrime. “È la conclusione migliore della grande festa che abbiamo organizzato – dice il sindaco di Amalfi, Daniele Milano – per tutti quelli che amano e credono in questa celebrazione della storia nazionale, questa è una grande manifestazione che va da nord a sud, che abbraccia l’Italia intera. Un ringraziamento va allo staff di Regata di Amalfi che si è dimostrato un gruppo fantastico, insieme con l’amministrazione comunale e a questi straordinari ragazzi. Questa è molto più di una regata, è la fede di un popolo, è la festa della gente di Amalfi”.
“Mi sono reso conto che ad Amalfi non si può perdere – dice l’allenatore azzurro Antonio La Padula – non ho mai visto tanta gente, nemmeno alle Olimpiadi. Con questo pubblico e questo calore non si può arrivare che primi”.
La premiazione è stato un tripudio di gioia. Vincenzo Abbagnale, preso dall’entusiasmo, si rivolge alla piazza: “Il 29 settembre mi sposo qui, al Duomo di Amalfi, siete tutti invitati”, dice e con un selfie immortala tutta la folla. Ben undici gli atleti della nazionale italiana di canottaggio che si sono ritrovati nelle acque amalfitane per incrociare remi da rivali: Giovanni Abagnale (medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio 2016), Vincenzo Abbagnale (campione del mondo nonché figlio di Giuseppe Abbagnale), Salvatore Monfrecola (campione del mondo under 23) per Amalfi, Alessandro Bonamoneta, Cesare Gabbia, Lorenzo Gaione, Davide Mumolo per Genova, Pietro Cangialosi, Sebastiano Carrettin, Luca Chiumento per Venezia e Niels Torre per Pisa. Secondo il galeone di Venezia: Stefano Morosinato timoniere; Davide Stefanile; Sebastiano Carrettin; Pietro Cangialosi; Mattia Colombi; Luca Chiumento; Gustavo Ferrio; Tommaso Santi; Jacopo Colombi; Nicola Zorzetto riserva; Giovanni Poli riserva; Lorenzo D’Ambrosi riserva; Davide Menegazzi riserva; Massimo Martini allenatore; Stefano Morosin. Poi Genova: Alessandro Calder timoniere; Davide Mumolo; Federico Garibaldi; Enrico Perino; Cesare Gabbia; Alessandro Bonamoneta; Lorenzo Gaione; Edoardo Marchetti; Giacomo Costa; Andrea Licatolosi riserva; Riccardo Corsinovi riserva; Michele Maspero riserva; Andrea Anfosso allenatore; Vincenzo Mancuso allenatore; Stefano Crovetto direttore sportivo. Quarta Pisa: Gabriele Ciulli timoniere; Edoardo Margheri; Federico Dini; Luigi Mostardi; Emanuele Giarri; Daniele Sbrana; Giulio Francalacci; Andrea Pazzagli; Simone Barandoni; Massimiliano Landi allenatore; Tommaso Antoni direttore sportivo; Edoardo Bellani nostromo; Luca Possenti nostromo; Francesco Vanni nostromo.
foto Massimo Pica (tratta dal sito del Comune di Amalfi)