Se non siete tipi suggestionabili e amate le crociere, presto potrete prenderne in considerazione una molto particolare. È atteso per il 2018 il battesimo del mare del Titanic II, la replica esatta del Titanic finanziata e fatta realizzare dal miliardario australiano Clive Palmer. Inizialmente progettata per quest’anno, richiederà ancora qualche mese di realizzazione (la sicurezza prima di tutto, date le circostanze).
Con due anni di ritardo rispetto al progetto originale, il Titanic II prenderà il mare: la copia esatta del transatlantico naufragato tragicamente il 15 aprile 1912 sarà varata entro i prossimi 24 mesi, ma portando a bordo tutte le più moderne tecnologie oggi disponibili.
La nave avrà più o meno le stesse dimensioni del Titanic originale: 270 metri di lunghezza e 65 mila tonnellate di stazza. La differenza è che avrà scialuppe di salvataggio sufficienti per tutti i 2.700 passeggeri, mentre quelle della nave che colò a picco nel Nord Atlantico avevano spazio solo per 1.187 persone (alla fine si salvarono in 700 su oltre 2.200 passeggeri). La nave moderna sarà costruita nei cantieri cinesi Jinling al costo di circa 390 milioni di euro, mentre quella originale venne assemblata a Belfast, nell’Irlanda del nord.
L’idea dell’armatore (la Blue Star Line) era quella di compiere lo stesso viaggio inaugurale del Titanic, da Southampton (Inghilterra) a New York (Usa). Poi c’è stato un cambio di programma: ora la rotta sarà da Jiangsu (Cina) a Dubai (Emirati Arabi).
Quella di Palmer è un’autentica scommessa. La sua nave, infatti, sarà più piccola rispetto alle moderne navi da crociera che possono trasportare fino a 5 mila passeggeri. Ma al magnate australiano poco importa: il suo obiettivo è far rivivere le atmosfere belle époque del primo Novecento.
Nella sua idea i passeggeri a bordo dovrebbero indossare abiti d’epoca e gustare menù identici a quelli serviti nel 1912. Anche le classi saranno tre: “In prima classe i passeggeri potranno godersi le sontuose scale, la riproduzione della piscina e i bagni turchi ricostruiti esattamente come il gemello”.
Dario Sautto