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Gruppo Giugliano, l’ambiente nel Dna

Il porto è una piccola città. E come tale ha bisogno anche di dotarsi di un piano per smaltire i rifiuti. Un concetto che Michelangelo Ambiente Srl, che da oltre 20 anni si occupa di servizi legati all’ambiente, sta divulgando con successo. L’azienda guidata da Giuseppe Giugliano oggi è un riferimento per il recupero e la depurazione dei rifiuti liquidi prodotti sulle imbarcazioni: “Un aspetto – spiega uno dei consulenti, l’ingegner Felice Lucia – che ci porta a contatto con navi di ogni dimensioni, i cui proprietari devono smaltire i rifiuti liquidi accumulati nelle sentine». Il punto di forza di Michelangelo Ambiente è la possibilità di completare in house l’intero ciclo: «Abbiamo un impianto autorizzato a Sant’Antonio Abate che ci permette di trattare questi tipi di scarti liquidi”.

Il Gruppo Giugliano è comunque attivo in tutto quello che riguarda i rifiuti prodotti nei porti: dal trasporto rsu allo smaltimento di Raee, pile ed oli esausti. Duttilità che fa di Michelangelo Ambiente un partner affidabile per le autorità portuali: “I porti – dice l’ingegner Lucia – hanno l’obbligo di dotarsi di appositi piani di gestione dei rifiuti. Spesso però presenti solo sulla carta”. Ecco allora che il Gruppo Giugliano può affiancare le autorità portuali nella stesura e attuazione dei piani, potendosi occupare all’occorrenza perfino della bonifica di specifiche aree.

Il Gruppo Giugliano dal 4 aprile ha poi aperto un sito per il trattamento dei rifiuti di 50mila mq con la start up innovativa H2O Srl nella zona industriale di Calabritto (Av) dove si sta progettando anche un impianto per incenerire gli scarti ad impatto zero: “Impianto che – afferma l’avvocato Roberto Ucci, che segue l’aspetto legislativo – in un futuro speriamo prossimo potrebbe essere istallato anche sui mega-yacht e risultare funzionale per smaltire parte dei rifiuti prodotti a bordo”.