“L’economia del mare: le nuove prospettive occupazionali e la risposta dell’Its della Campania” è il titolo del convegno in programma per giovedì 30 giugno, a partire dalle ore 10, presso la sala Elettra della Stazione Marittima di Napoli, organizzato dall’Its-Mstm, l’Istituto Tecnico Superiore Mobilità Sostenibile Trasporti Marittimi della Campania.
L’incontro sarà aperto dai saluti di Luisa Franzese, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e di Rosario Meo, presidente dell’Osservatorio del mare, poi le relazioni di Felice Siciliano, presidente dell’Its-Mstm, Nadia Garuglieri, della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione, Salvatore Lauro, presidente di Alilauro Spa, Giuseppe D’Amato, presidente di Perseveranza di navigazione e di Naples Shipping Week e Francesco Fevola, di Next Geosolutions Ltd.
Seguirà l’intervento di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, mentre la conclusione dei lavori è affidata al sottosegretario del ministero dell’Istruzione, Gabriele Toccafondi.
“L’Its-Mstm – spiega Felice Siciliano – ha sede a Torre Annunziata ed è uno degli 86 Istituti Tecnici Superiori presenti nel nostro Paese, scuole ad alta specializzazione che fanno parte dell’istruzione terziaria, cioè successive al diploma di scuola superiore. E’ l’unico in Italia che forma il profilo di Tecnico Superiore per la mobilità delle persone e delle merci in ambito marittimo, settore impianti elettrici ed elettronici navali. L’ultimo corso valutato dal Miur, ci ha visti noni in Italia e primi nel Sud: una valutazione che ci permette di ottenere una premialità che sarà destinata ad aumentare i corsi per i nostri giovani”.
Nati per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze, gli Its formano tecnici in una delle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività. Un’opportunità di assoluto rilievo nel panorama formativo italiano, aggiunge il presidente Siciliano, in quanto espressione di una nuova strategia che unisce le politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali del Paese. Ma soprattutto una risposta alla domanda delle imprese, ed in particolare di quelle del settore marittimo, che secondo il IV Rapporto sull’Economia del Mare, prodotto dalle Camere di Commercio nel 2015, è tra i più importanti asset del capitale del nostro Paese: oltre 181mila imprese, il 3% del totale, in cui trovano posto anche giovani e donne. Una su 10 è guidata da under 35 e ben due su 10 da imprenditrici. Nel 2014 ha prodotto quasi 45 miliardi di euro di valore aggiunto, il 3% del totale nazionale, e negli ultimi 5 anni ha aumentato il numero di occupati del 4%. Obiettivo condiviso dagli Its: a distanza di sei mesi risulta occupato il 69,3% dei neo diplomati, quota che sale fino all’80% a 12 mesi dal conseguimento del titolo.