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CAPITANO DARIO SAVINO

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Napoletano di origine, a 20 anni ha fatto la prima traversata dell’Atlantico

Brillante ed affidabile punto di riferimento nel mondo del yachting, il Comandante Dario Savino (54 anni di Napoli) ha iniziato al sua carriera a 20 anni, con la prima traversata dell’Atlantico.
“Ho scelto questo percorso per la mia passione per il mare – racconta il Comandante Dario Savino – Il primo yacht dove mi sono imbarcato è stato uno Swan 57 di un armatore americano. Magnifica esperienza e magnifico yacht. Ripensando al percorso fatto fino ad oggi, mi girano in testa tanti ricordi. Ad esempio il primo arrivo ad Antigua nell’84, dopo una traversata in cui una notte sono caduto a mare ammainando lo spinnaker. Tra i ricordi più brutti c’è sicuramente un evento accaduto a Palma, dove durante una serie di regate, abbiamo perso un marinaio per uso di sostanze stupefacenti. Eravamo talmente presi dalla competizione da non renderci conto del disagio di questo giovane ragazzo”.
Grande esperienza e lunga navigazione dunque per il Comandante Savino che definisce “un fantastico acquario” il Mediterraneo e riconoscendo all’Italia un valore aggiunto: “I nostri piccoli porticcioli e villaggi di pescatori costieri, il cibo, l’arte, la moda, i musei, il vino sono tutte peculiarità che costituiscono un’attrattiva unica”.
Da dieci anni ad oggi Dario Savino è il Comandante di un Codecasa di 51 metri, di armatori rinomati nel mondo della moda, su cui manteniamo la discrezione nel rispetto della privacy che nel mondo dello yachting è una regola essenziale per poter navigare lontano dai paparazzi. Armatori che adorano navigare nel Mediterraneo e che ogni anno fanno tappa fissa a Napoli, al Marina Molo Luise, e soprattutto a Capri, dove sono spesso protagonisti di feste esclusive in mare, considerate uniche, per l’eccellente organizzazione e gli ospiti rinomati, italiani e stranieri.
“Ognuno di noi nella vita e nel mondo del lavoro ha dei riferimenti – continua il Comandante Savino – un ruolo che io riconosco al Comandante Giovanni Maresca, per me uomo rinascimentale di infinite risorse”.

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