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Assoagenti Campania: brindisi di fine anno con dati 2019 in crescita per i porti campani

Stefano Sorrentini - pres assoagenti campaniaTrend in crescita nel 2019 per i porti della Campania, in tutti i settori marittimi, dalle crociere al trasporto merci, dallo yachting e trasporto passeggeri. Dati positivi che vedranno i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia ancora una volta protagonisti come volano economico per il territorio regionale. E’ il dato ufficiale comunicato ieri alla stazione marittima di Napoli per il brindisi di fine anno indetto da Assoagenti Campania, a cui hanno partecipato oltre cento persone del comparto marittimo regionale, con gli interventi di Direzione Marittima Regionale e Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. A moderare l’incontro Rino Genovese, giornalista Rai, che ha sottolineato l’importanza per la continuità del mercato di avere come riferimenti aziende con secoli di storia che operano con professionalità nel settore.

“Dati rassicuranti – spiega Stefano Sorrentini, Presidente di Assoagenti Campania – che ci confortano durante i festeggiamenti dei 70 anni di attività della nostra associazione. Settant’anni che costituiscono un traguardo di notevole valore, non solo simbolico, che testimonia la costante attenzione delle nostre aziende verso le tematiche associative e i valori della partecipazione e della condivisione; ma più di tutto, questo traguardo esprime il raggiungimento di un risultato fondamentale: la continuità nel tempo. Continuità delle singole aziende, continuità dell’associazione, continuità dei rapporti con le istituzioni marittime. In questi 70 anni abbiamo assistito a profondi cambiamenti, che hanno modificato in maniera significativa il nostro modo di fare impresa: il mercato si è completamente trasformato, il quadro normativo è mutato più volte, la nostra attività si è evoluta. Ed oggi brindiamo con previsioni di fine anno positive, registrando un trend di crescita anche per il 2019”.

Un ruolo dunque sempre più consolidato quello degli agenti marittimi, quali mediatori tra territorio, istituzioni e gruppi armatori internazionali.

“Un ruolo – ha commentato Francesco Messineo, Segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale – sempre più strategico e importante come riferimento locale e tutela per le operatività commerciali internazionali”.

Operatività che per il 2019 si arricchirà anche dal punto di vista informatico di nuovi sistemi adottati dalla Capitaneria di Porto. “Sistema informatico – ha commentato Antonio Sartorato, capo servizio supporto navale della direzione marittima di Napoli – che permetterà una maggiore semplificazione delle comunicazioni tra le agenzie e la capitaneria inerenti appunto le unità in arrivo nelle nostre acque”.

E in piena aria di festa Assoagenti Campania ha rilasciato pergamene di riconoscimento ai futuri agenti marittimi, che hanno seguito la scorsa estate i corsi di formazione di Assoagenti Campania. E sono stati premiate le agenzie storiche napoletane, che rappresentano la categoria da oltre 70 anni, sarebbe a dire: J.Luise&Sons dal 1847, Fratelli Cosulich dal 1857, Gastaldi&C dal 1860, Holme&C dal 1866, Greco Maritime dal 1870, E&C Greco Mare dal 1870, Costantino Tomasos Trasporti Marittimi dal 1917, Saimare dal 1924, Klingenberg Group dal 1927, Genovese dal 1939, Marzullo dal 1945.

“Alla luce di tanto prestigio, l’attività di Assoagenti Campania si è sviluppata in questi 70 anni con continuità – ha commentato soddisfatto Sorrentini – è stata garantita una presenza attiva in tutti i tavoli tecnici: si pensi alla realizzazione del pmis, la piattaforma informatica portuale, al contributo nel progetto di revisione della legge professionale, al ruolo svolto all’interno degli organismi di governo dei porti; è stata riconosciuta la funzione pubblicistica; è stata sviluppata un’intensa attività di formazione. Si tratta dunque di azioni, presenze e contributi, che hanno incrementato il prestigio e, aggiungerei, l’autorevolezza della categoria nel corso di questi anni. Anni nei quali, equilibrio, imparzialità e capacità di mediazione hanno rappresentato il filo conduttore della gestione associativa; gestione associativa che, in coerenza con il principio in base al quale la tutela degli interessi dei singoli passa attraverso l’aggregazione, ha consentito di raggiungere con successo il traguardo dei 70 anni”.