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Sorrento, fascino a picco sul mare

Vide ‘o mare quant’è bello, spira tanto sentimento. Comme tu a chi tiene mente, a scetato ‘o faje sunnà”. Che in italiano significa: “Vedi il mare quanto è bello, ispira molto sentimento. Come te a chi osservi, che da sveglio lo fai sognare”. È l’incipit dell’inno all’amore scritto da Giambattista De Curtis e musicato dal fratello Ernesto, “Torna a Surriento”, una delle canzoni iconiche della musica napoletana, composta nel 1894 ma ufficialmente pubblicata con diritti d’autore nel 1905.

Del resto, Sorrento, “arrampicata” sulle rocce poste a piccolo sul mare, gode di un panorama unico sul Golfo di Napoli. Meta turistica tra le più importanti già all’epoca del Grand Tour, è stata resa immortale da altri capolavori della musica (come Caruso di Lucio Dalla) e da pellicole del grande cinema (un titolo su tutti, Pane, amore e…).

Piazza Tasso è il cuore pulsante della città e punto di ritrovo per passare momenti di relax tra i tanti bar e ristoranti che la circondano. È una sorta di “luogo di partenza” per esplorare il centro storico, tra corso Italia, via dello shopping, e le caratteristiche stradine. La piazza ospita diversi edifici storici e il monumento dedicato a uno dei figli più illustri della città, Torquato Tasso. Ci sono poi il duomo, dedicato ai Santi Filippo e Giacomo, che fu costruito sui resti di un antico tempio greco nel X-XI secolo e poi rimaneggiato nell’attuale stile barocco nel corso del XVI secolo; la villa comunale, posto nel centro della città e che rappresenta uno dei luoghi più panoramici e romantici della città, un’autentica terrazza sul mare; il vicino chiostro di San Francesco, edificato nel XIV secolo, costituito dal giardino centrale quadrangolare e dai portici sui quattro lati. E ancora, il vallone dei mulini, posto dietro piazza Tasso, una profonda fenditura nella montagna formata circa 35.000 anni fa in seguito a una potente eruzione dei Campi Flegrei.

Ma è il mare a farla da padrone. A partire dal porto di Marina Piccola, posto in una piccola insenatura, un tempo chiamata “Marina di Capo Cervo” dal nome del promontorio che lo sovrasta. È situato a ridosso di piazza Tasso, gode di una posizione strategica nel Golfo di Napoli, a poche miglia nautica dalle principali mete attrattive della costiera sorrentina ed amalfitana, ma anche di Capri, Ischia e Procida. Il porto è ben collegato con Napoli e con i siti archeologici di Pompei, Ercolano e Castellammare di Stabia. Come si legge sul sito dello scalo, “la marina è composta da un molo con una banchina di riva e un caratteristico moletto di sottoflutto che racchiude una darsena, all’interno della quale vengono ormeggiate le unità da diporto. Famoso per l’efficienza e la qualità del servizio offerto dai suoi ormeggiatori, il porto turistico di Marina Piccola di Sorrento assicura al diportista la possibilità di soddisfare qualsiasi sua esigenza, dall’ormeggio giornaliero di transito a quello settimanale e mensile, nonché la sosta stagionale. Siamo in grado di ospitare unità da diporto fino a un pescaggio massimo di 6 metri, con assistenza all’arrivo ed in partenza, vigilanza diurna e notturna, fornitura di acqua corrente ed elettricità di 220-380 Volt”.

Tra le spiagge più note c’è Marina Grande, un tempo villaggio di pescatori dalle case color pastello e oggi località tra le più frequentate di Sorrento per i ristoranti di pesce, la piccola spiaggia e gli stabilimenti balneari attrezzati sulle scogliere. E ancora, i bagni della Regina Giovanna, “piscina naturale” tra le scogliere di Capo di Sorrento: un luogo di grande fascino vicino alle rovine di una villa romana, si dice frequentato dalla regina Giovanna D’Angiò (aneddoto da cui prende il nome).

Sorrento, charm overlooking the sea

Vide ‘o mare quant’è bello, spira tanto sentimento. Comme tu a chi tiene mente, a scetato ‘o faje sunnà.” Which in Italian means: “See how beautiful the sea is, it inspires so much feeling. Like you, to whom you observe, you make them dream while awake.”

This is the opening of the hymn to love written by Giambattista De Curtis and set to music by his brother Ernesto, “Torna a Surriento” (Return to Sorrento), one of the iconic songs of Neapolitan music, composed in 1894 but officially published with copyright in 1905. After all, Sorrento, “climbing” on the rocks perched high above the sea, enjoys a unique panorama of the Gulf of Naples. A tourist destination of prime importance since the era of the Grand Tour, it has been immortalized by other masterpieces of music (like “Caruso” by Lucio Dalla) and by great cinema films (one title above all, “Pane, amore e…” – Bread, Love and…).

Piazza Tasso is the beating heart of the city and a meeting point to spend relaxing moments among the many bars and restaurants that surround it. It is a sort of “starting point” for exploring the historic center, between Corso Italia, the shopping street, and the characteristic narrow streets. The square hosts several historic buildings and the monument dedicated to one of the city’s most illustrious sons, Torquato Tasso.

Then there is the Duomo, dedicated to Saints Philip and James, which was built on the remains of an ancient Greek temple in the 10th-11th century and then remodeled in the current Baroque style during the 16th century; the Villa Comunale, located in the city center, represents one of the most panoramic and romantic places in the city, an authentic terrace overlooking the sea; the nearby Cloister of San Francesco, built in the 14th century, consisting of a central quadrangular garden and arcades on all four sides. And again, the Vallone dei Mulini (Valley of the Mills), located behind Piazza Tasso, a deep fissure in the mountain formed about 35,000 years ago following a powerful eruption of the Phlegraean Fields. But it is the sea that reigns supreme. Starting from the port of Marina Piccola, located in a small inlet, once called “Marina di Capo Cervo” after the name of the promontory that overlooks it. It is located close to Piazza Tasso, enjoys a strategic position in the Gulf of Naples, a few nautical miles from the main attractive destinations of the Sorrento and Amalfi coasts, but also of Capri, Ischia, and Procida. The port is well connected with Naples and with the archaeological sites of Pompeii, Herculaneum, and Castellammare di Stabia. As stated on the port’s website, “the marina consists of a pier with a quay and a characteristic small breakwater that encloses a dock, within which pleasure crafts are moored. Famous for the efficiency and quality of the service offered by its moorers, the tourist port of Marina Piccola di Sorrento ensures boaters the possibility of satisfying any need, from daily transit mooring to weekly and monthly, as well as seasonal berthing.

We are able to accommodate pleasure crafts up to a maximum draft of 6 meters, with assistance on arrival and departure, day and night surveillance, supply of running water and electricity of 220-380 Volts.” Among the most famous beaches is Marina Grande, once a fishing village with pastel-colored houses and today one of the most popular places in Sorrento for its seafood restaurants, the small beach, and the equipped bathing establishments on the cliffs. And again, the Bagni della Regina Giovanna (Queen Giovanna’s Baths), a “natural swimming pool” among the cliffs of Capo di Sorrento: a place of great charm near the ruins of a Roman villa, said to have been frequented by Queen Giovanna D’Angiò (an anecdote from which it takes its name).