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Propeller, la “casa” del cluster marittimo

di Bianca d’Antonio

L’avvocato Umberto Masucci è, per unanime riconoscimento, da sempre “uomo del porto”. Dinamico, instancabile ed entusiasta, agente marittimo da tempo immemorabile, Umberto Masucci ricopre, tra le molte cariche, anche quella di presidente del Propeller Club nazionale e del Propeller Port of Naples. Ed è in questo suo ultimo ruolo che gli rivolgiamo alcune domande.
Cos’è per lei il Propeller e cosa rappresenta per il mondo dello shipping?
“È un impegno che svolgo con passione perché penso che il Propeller sia una associazione in grado di mettere insieme, sia a livello locale che nazionale ed internazionale, tutto il Cluster marittimo, portuale e logistico. E questo rappresenta un valore aggiunto anche con gli stakeholders per un Cluster che, nelle associazioni datoriali, non è sempre rappresentato in modo unitario”.
Quando nasce e con quali obiettivi e funzioni?
“Nasce negli anni Venti in America e poi, nei decenni successivi, approda anche in Europa. Da quarant’anni in Italia ci siamo staccati dal Propeller americano ed abbiamo costituito The International Propeller Clubs Italia, il cui scopo principale è fare cultura dello shipping, della portualità e della logistica ed esprimere una lobby positiva a favore del nostro settore”.
Quanti clubs e quanti iscritti ci sono in Italia ed in Campania?
“Nel 2024, abbiamo raggiunto ventisei Clubs con 1.400 soci, mentre in Campania, con i Clubs di Napoli e Salerno, raggiungiamo circa duecento iscritti”.
Qual è la sua visione del sistema portuale campano sia sotto il profilo navale, che commerciale e diportistico?
“La grande forza del sistema portuale campano è la multifunzionalità: a Napoli crociere, mezzi veloci e traghetti, Autostrade del mare, granaglie, merci varie e container oltre alla cantieristica ed ai prodotti petroliferi. A Salerno soprattutto Autostrade del Mare, containers e rinfuse e, da ultimo, anche le crociere. Il diporto nautico è più diffuso lungo le coste campane, con marine importanti a Mergellina, Castellammare di Stabia e Salerno. Ultimamente è cresciuto molto e fa ben sperare per il futuro”.