full screen background image

La nuova stazione del Molo Beverello e il futuro del porto di Napoli

di Bianca d’Antonio

 

La nuova stazione passeggeri del Molo Beverello che sarà inaugurata in estate dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, nasce con un primato: è la prima opera realizzata e completata con i fondi del PNRR, che per il porto di Napoli ha stanziato 260 milioni di euro. Un’opera a lungo attesa che, dopo una serie di stop and go durato anni, finalmente può dare risposte in termini di modernità ed efficienza alla domanda degli oltre otto milioni di passeggeri che ogni anno si dirigono verso le meravigliose isole del golfo. Ne sono orgogliosi il presidente dell’AdsP del Tirreno Centrale Andrea Annunziata e il segretario Giuseppe Grimaldi che hanno e stanno seguendo le fasi definitive con grande attenzione. Costata circa 20 milioni di euro, una volta tolti cancelli ed impalcature del cantiere offrirà una vista inaspettata: una mega terrazza sul mare proiettata verso il golfo con alle spalle San Martino e Castel Sant’Elmo mentre sul tetto dell’edificio si materializzerà una passerella da dove passeggeri e turisti potranno ammirare un panorama mozzafiato.

La nuova stazione passeggeri, luminosa grazie alla copertura di ampie vetrate, è dotata di biglietterie, vele ombreggianti per consentire ai passeggeri di raggiungere i quattro accessi sulle banchine. Qui sono ubicati punti di ristoro, deposito bagagli e toilette, mentre ampio spazio è lasciato a zone verdi, aiuole fiorite e filari di palme nane. Due gli accessi al terminal, uno su via Acton e l’altro in corrispondenza del Beverello.

Con questa operazione l’area di piazza Municipio e del Molo Angioino diventerà un tutt’uno, senza soluzione di continuità per passeggeri e turisti, collegandosi direttamente alla metropolitana

E se, con la realizzazione della nuova stazione passeggeri del Beverello si è data finalmente concretezza alle opere previste dal PNRR, cerchiamo a questo punto di capirne di più sull’intero programma e di tracciarne il futuro percorso. Innanzitutto, entro il prossimo 18 settembre dovrebbero concludersi le gare per l’affidamento dei lavori dei sei lotti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Vale la pena ricordare che, al 28 dicembre scorso, la Port Authority ha affidato ben otto appalti, per un ammontare complessivo di 266,47 milioni di euro. Nel dettaglio, uno riguarda il prolungamento (270 metri verso levante) ed il rafforzamento (800 metri) della diga foranea Duca d’Aosta (lotti A e B) per un importo di 124,49 milioni di euro. Il secondo si riferisce al completamento della darsena di Levante per un importo di 17,16 milioni e, via via a seguire, il completamento degli escavi, la ricostruzione della cassa di colmata di Vigliena (16,86 milioni) ed i lavori per la formazione dei raccordi stradali e ferroviari per un importo di 14 milioni di euro. Da ultimo, i lavori per i parcheggi interrati alla Calata Piliero nei pressi di piazza Municipio (22 milioni di euro per 500 posti ampliabili fino a mille). Restano in sospeso solo gli affidamenti del cold ironing (elettrificazione delle banchine).
Infine, l’ultima e difficile sfida che attende il porto di Napoli è quella di collaudare e completare i lavori entro il 31 dicembre 2026.

Si riuscirà a rispettare i tempi? Il presidente Andrea Annunziata si dichiara fiducioso.