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Il Parco Nazionale del Vesuvio: concentrato di ricchezze naturalistiche

di Pino Sangiovanni

 

La Campania vanta un variegato panorama di ecosistemi che spazia dalle zone costiere mediterranee alle dorsali montuose interne, nel territorio della regione sono presenti 2 parchi nazionali, 9 parchi regionali e 18 aree protette fra riserve regionali, statali e parchi sommersi.

L’area protetta più estesa è quella del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Nel 1995 è stato istituito il Parco Nazionale del Vesuvio, nato dall’esigenza di salvaguardare uno dei vulcani più famosi al mondo, il Vesuvio.

Il territorio del Parco Nazionale del Vesuvio è un concentrato di ricchezze naturalistiche paesaggi mozzafiato, coltivazioni secolari e tradizioni che rendono l’area vesuviana uno dei luoghi più affascinanti e tra i più visitati al mondo.

Il Parco Nazionale del Vesuvio nasce ufficialmente il 5 giugno 1995 per conservare le specie animali, vegetali e forestali.

Il Parco Nazionale del Vesuvio è sorto soprattutto per difendere e valorizzare il vulcano più famoso del mondo, ma, al contempo, anche uno dei cinque vulcani più pericolosi al mondo per la fortissima conurbazione urbana che negli anni si è andata formando intorno ad esso.

Dal punto di vista naturalistico il territorio del Parco si presenta particolarmente ricco e interessante. Sotto il profilo mineralogico è celebre per essere uno dei territori più ricchi di minerali del pianeta.

Sono note ben 906 specie vegetali per il complesso vulcanico Somma-Vesuvio, tra queste figurano la Betulla, l’Ontano napoletano, l’Elicriso litoreo, la Valeriana rossa, oltre venti specie di orchidee, molte piante della macchia mediterranea. Anche la fauna è particolarmente ricca sia tra gli invertebrati, numerose ad esempio le farfalle diurne, presenti con 44 specie, che tra i vertebrati, con la nidificazione, tra l’altro, di Poiana, Sparviere, Gheppio, Pellegrino, Corvo imperiale, e la presenza di Volpe, Faina, Lepre, Coniglio selvatico e Topo quercino.

La ricchezza dei suoli lavici fa del Somma-Vesuvio una terra ricchissima per l’agricoltura, con la coltivazione di varietà che acquistano caratteristiche organolettiche uniche. E’ il caso dell’albicocca vesuviana, presente con numerose varietà colturali, delle ciliegie, dell’uva, da cui si ricava il famoso vino DOC “Lacryma Christi” e l’uva da tavola “catalanesca”, dei pomodorini del pizzo.

Il Parco occupa una superfice di 8.482 ettari e interessa il territorio di 13 Comuni: Ercolano, Torre del Greco, Trecase, Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno, San Giuseppe Vesuviano, Sant’Anastasia, Ottaviano, Somma Vesuviana, Pollena Trocchia, Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio.

Dal 2003 il Palazzo Mediceo di Ottaviano è sede del Parco Nazionale del Vesuvio.
La splendida residenza medicea è un simbolo di legalità, trattandosi di un bene sottratto alla camorra e restituito ai cittadini. Il Castello è stato acquistato nel 1567 da Don Bernadetto de Medici dopo aver ospitato personaggi illustri come papa Gregorio VII nel 1084, Fabrizio Maramaldo nel 1532 e Cesare Gonzaga nel 1551.