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I borghi più belli della Campania: Albori e Atrani

di Pino Sangiovanni

La Campania è in grado di coniugare una vacanza all’insegna della storia, del relax e della buona cucina. Tra panorami spettacolari e siti Patrimonio dell’Unesco in questa parte d’Italia si nascondono anche piccoli borghi che sono riusciti a conservare intatte nel tempo le tradizioni più autentiche di questa terra. Cominciamo il nostro tour da due piccoli borghi della costiera amalfitana.

A Vietri sul Mare, denominata la “Prima Perla della Costiera Amalfitana”, con le sue ceramiche, le case tipiche e tutta la meraviglia delle sue spiagge e insenature, tra le sue frazioni, da visitare il borgo di Albori, incastonato sul monte Falerio e affacciata sul mare. Un piccolo borgo costellato dalle deliziose case bianche, tipiche del paesaggio della costiera amalfitana. Situato a pochi chilometri da Vietri, è davvero un piccolo angolo di paradiso, con il suo suggestivo panorama tra il mare e le alture circostanti.

Al centro di questo piccolo borgo, a circa 2 km da Vietri sul Mare, in una piccola piazza, sorge la chiesa dedicata a Santa Margherita, al cui interno puoi ammirare pregevoli affreschi di scuola napoletana, di cui uno dei più importanti esponenti fu il decoratore barocco Francesco Solimena. Merita una visita anche il Museo della Ceramica, allestito nella torretta di Villa Guariglia, edificio storico dove sono raccolti reperti della ceramica vietrese dal Settecento alla prima metà del Novecento. Villa Guariglia ospita anche il Centro di Studi Salernitani, un centro di documentazione storica sulla celebre Scuola medica salernitana.

Per gli amanti del trekking e dei percorsi green e naturalistici, da non perdere sono le escursioni per esplorare la tipica vegetazione lungo la costiera, con un itinerario che parte proprio dal centro di Albori per arrivare sulla vetta del Monte Falerio.

Il piatto tipico del borgo, assolutamente da assaggiare, sono le penne “alla cuppitiello”, con salsa di verdure di stagione, ma è impossibile resistere anche alle pietanze a base di pesce, insaporite da succo di limone amalfitano, e alle “palle di ciuccio”, le caratteristiche crocchette di patate agrodolci. Il tutto accompagnato da vini di produzione locale.

Stretto tra il monte Civita ad est ed il monte Aureo ad ovest, il secondo borgo che incontriamo è quello di Atrani, che si estende lungo la valle del fiume Dragone.

Suggestivo borgo di pescatori lungo la Costiera Amalfitana, Atrani non è solo una della città più piccole di Italia ma è anche una località che è riuscita a mantenere invariata nel tempo la sua originale struttura urbanistica.

Atrani è caratterizzata da scalinate note come ‘’scalinatelle’’, da un intreccio di vicoli e da colorati edifici addossati l’uno all’altro che spesso ospitano giardini fioriti o piccoli orti.

La bellezza di questa località risiede proprio nel dedalo di stradine che dalla piazza principale si snodano sino alla parte alta della città dove è possibile ammirare un bellissimo panorama su tutto il Golfo soprattutto all’orario del tramonto.

Definito uno dei borghi più belli di Italia, Atrani è stata scelta più volte come il set cinematografico per film e spot pubblicitari. Posizionata lungo la valle del fiume Dragone tra le famose città di Amalfi, Ravello e Scala, Atrani è una piccola città di origini medioevali che rappresenta la meta ideale per coloro che cercano un soggiorno all’insegna di tranquillità e relax.

Il fascino di questa cittadina negli anni ha conquistato anche intellettuali e artisti, come il filosofo tedesco Walter Benjamin e l’artista Maurits Cornelis Escher, che creò molte delle sue opere ispirandosi proprio ad Atrani.

Da visitare l’antichissima chiesa di San Salvatore de Birecto, costruita nel X secolo, e con l’attuale facciata con l’orologio, la scalinata e l’atrio realizzati in epoca barocca, contiene una lastra marmorea risalente alla fine dell’XI secolo che mostra altorilievi di stile bizantino e figure antropomorfiche di derivazione longobarda. Un altro edificio religioso degno di nota è la Collegiata di Santa Maria Maddalena, eretta nel 1274 come ringraziamento degli atranesi alla Madonna per averli liberati dai predoni saraceni. Accanto alla chiesa sorge la grotta di Masaniello, che qui si rifugiò braccato dai soldati del viceré di Napoli, e al di sotto di questa è situata la casa materna del celebre capopopolo napoletano, costruita in cima a 500 scalini.
La specialità del borgo è o’ sarchiapone, un piatto che ha come ingrediente principale una zucca lunga verde, svuotata e imbottita con una golosa farcitura.