La Direzione Trasporto marittimo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il decreto di riconoscimento dell’organismo American Bureau of Shipping per l’esercizio delle attività di ispezione e controllo del naviglio nazionale non soggetto alle convenzioni internazionali.
“Nell’ambito delle attività di ispezione e controllo – si legge nel decreto – ABS garantisce le seguenti attività con le relative operazioni di certificazione: operazioni o funzioni attinenti all’accertamento ed al controllo delle condizioni di navigabilità; assegnazione della linea di massimo carico; stazzatura delle navi, sicurezza delle navi e della vita umana in mare; prevenzione ed estinzione degli incendi a bordo, controllo tecnico sulle costruzioni navali e per l’esercizio della navigazione; tutte le altre attività concernenti il ruolo di organismo tecnico autorizzato richiamate nella normativa di riferimento e relative agli impianti, alle dotazioni e agli equipaggiamenti di bordo”.
“Questo ci permette finalmente di operare come ente tecnico dell’Amministrazione Italiana per le unità non sottoposte alla convenzione Solas, classificare yacht di bandiera italiana, commerciali e non, e autorizzare le prove in mare – commenta Paolo Puccio, Business Development Manager di ABS Italy – Ringrazio UCINA Confindustria Nautica per il supporto al raggiungimento di questo obiettivo”.
“Come associazione di categoria di tutta la filiera perseguiamo l’apertura del mercato, la concorrenza e la semplificazione amministrativa e questo riconoscimento rappresenta un nuovo tassello, dopo le semplificazioni degli adempimenti relative alle prove in mare fortemente volute e da noi ottenute nella riforma del Codice della Nautica – aggiunge Carla Demaria, presidente UCINA Confindustria Nautica.
“Era assurdo che un cantiere potesse affidarsi ad American Bureau of Shipping, uno dei più prestigiosi registri navali del mondo, per la costruzione e la certificazione della nave, ma poi non per ottenere l’autorizzazione ad effettuare le prove in mare della medesima unità, dovendo rivolgersi a un altro ente – spiega il vicepresidente UCINA Confindustria Nautica, Maurizio Balducci –. E’ un tema particolarmente sentito dai cantieri italiani, ma alcuni ostacoli burocratici hanno reso particolarmente difficile individuare una soluzione; ringrazio quindi il Ministero e la Direzione competente per aver ascoltato le ragioni dell’ente di classe e dell’Associazione di categoria”.