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La città sommersa nel cuore del Mediterraneo: ecco Heracleion

Una Pompei sottomarina, riemersa dalle acque del Mediterraneo 1200 dopo essere sprofondata. È Heracleion, la città sommersa a trenta metri di profondità al largo di Abukir, vicino ad Alessandria d’Egitto. I primi resti della città sprofondata nel nulla sono stati rinvenuti nel 2000.

Dalle acque profonde, però, sta riemergendo poco alla volta la mitica città greca conosciuta con il nome di Thonis dagli antichi egizi.

Secondo gli esperti, la città scomparve inghiottita dal Mediterraneo probabilmente in seguito ad un evento sismico o a causa del peso eccessivo dei suoi edifici costruiti su un suolo argilloso. Oggi, dopo oltre 17 anni dalla scoperta, è finalmente aperta al pubblico per le visite.

La leggenda racconta che l’antica città venne fondata intorno all’ottavo secolo a.C. per mano di Paride ed Elena quando i due innamorati rimasero bloccati su un’isola del delta del Nilo durante la loro fuga da Menelao. Nel periodo fra il VI ed il IV secolo avanti Cristo, la città era considerata un importante centro per il commercio fra il Mediterraneo e il Nilo.

A scoprire la città egizia di Heracleion è stato l’archeologo Franck Goddio di concerto con l’IEASM (Istituto europeo per Archeologia Subacquea) che grazie a sofisticate attrezzature è riuscito a mappare e a far riemergere i resti archeologi della città.

Distante 6,5 chilometri dalla costa, la città sommersa è situata all’interno di un’area nella parte occidentale di Abukir, vicino ad Alessandria d’Egitto.

Dopo 17 anni dalla scoperta della città sono stati trovate: 64 antichi relitti di navi, oltre 700 ancoraggi, monete d’oro, statue giganti, centinaia di piccole statue di piccole divinità, lastre di pietra incise in greco antico e in egiziano, decine di calchi di sarcofagi che si ipotizza contenessero animali mummificati e numerosi manufatti religiosi.

L’archeologo Frank Goddio ha spiegato che si è solo all’inizio della ricerca: “Probabilmente dobbiamo continuare a lavorare per i prossimi 200 anni. Hanno iniziato a scavare Pompei nel diciottesimo secolo e non è ancora stata completamente scavata. Heracleion è tre volte grande rispetto a Pompei”.

Ad oggi la città può essere ammirata tramite la ricostruzione virtuale creata grazie ai video e alle foto scattate durante le operazioni di  recupero dei reperti archeologici della città. L’Unesco ha infatti richiesto di non estrarre le statue colossali dei faraoni dal mare e gli altri reperti di Heracleion.

Alcuni reperti della città potranno essere invece visitati dal vivo nel museo archeologico della città d’Alessandria d’Egitto.